PLATONE nella "Scuola di Atene", affresco di Raffaello Sanzio. |
Racconta Platone nel secondo libro della Repubblica il mito dell'anello di Gige. E' un virtuoso pastore al servizio di Candaule, re di Lidia in Asia Minore. Dopo un terremoto nella montagna dove pascolava le sue capre, si aprì una voragine nel terreno e Gige, incuriosito, la esplorò scoprendovi un enorme cavallo di bronzo nel quale si trovava il cadavere di un soldato con un anello d'oro, di cui si impossessò.
Successivamente si accorse che ruotando la pietra nell'incavatura dell'anello, Gige diventava invisibile a chiunque. Così si recò al palazzo del re per dar notizie delle sue greggi e con il potere dell'anello sedusse la moglie di Candauale e con il suo aiuto lo uccise, diventando re al suo posto.
Questo dimostra dunque che nessuno, se c'è la possibilità di non essere scoperto, evita di compiere azioni illegittime.
Quindi la morale è una costruzione sociale vincolante, di cui, potendone fare a meno, non si rispettano né leggi né convenzioni sociali; ciò vale anche per gli uomini più virtuosi e onesti.
Questa assenza di conseguenze ha trovato la sua forma estrema nel cosiddetto "effetto Gige" relativo al web dei giorni nostri. Infatti la possibilità dell'anonimato su internet, anche sotto forma di falsi profili, comporta un incremento del comportamento scorretto, della diffusione di parole o immagini che, nel mondo reale, non si oserebbero mostrare. Questo effetto fu postulato da due ricercatori, M. Lea e R. Spears, che dopo studi di carattere psicologico negli anni 90 elaborarono il modello S.I.D.E., Identità Sociale degli Effetti di Deindividuazione, utilizzato ancora oggi per la spiegazione del fenomeno dell'aggressività in rete, come cyber bullismo o fake news. Quindi internet può rivelarsi pericoloso se usato in modo inappropriato e scorretto.
Mi sembra opportuno sottolineare come tutt'oggi la mitologia antica giochi un ruolo importante nella società e negli studi dei giorni nostri, ne è testimone l'esempio riportato. Personalmente non ero a conoscenza di collegamenti così stretti tra la mitologia antica e la psicologia di oggi, è molto interessante questa relazione e fa riflettere su come già 2500 anni fa ca. i comportamenti umani venissero analizzati nel dettaglio; in altre parole facevano filosofia.
fonti:
Nessun commento:
Posta un commento