27 aprile 2020

AI TEMPI DEL COVID-19 (STEP #11)

Covid-19 ha colpito in modo più o meno grave quasi la totalità dei Paesi del nostro pianeta; il che ha provocato molteplici conseguenze. Una su tutte la paralisi del sistema economico mondiale.
In particolare mi hanno colpito due conseguenze di questa pandemia.

Il primo punto riguarda i diritti. Perché se alcune delle misure più restrittive sono giustificate da ragioni sanitarie e hanno un limite temporale, altre sono solo un pretesto per inaugurare o proseguire politiche lesive dei diritti individuali e del pluralismo individuale e che vedono l'accentramento dei poteri. E questo non accade lontano da noi, ma in Europa. Ne sono esempio l'Ungheria, il cui primo ministro Orban ha ottenuto pieni poteri per combattere la pandemia fino alla fine dell'emergenza, per la quale non sono stati fissati limiti temporali. In Polonia e negli Stati del Texas e Ohio è diventato molto difficile abortire, diritto delle donne. In Slovenia sono stati conferiti poteri speciali al premier per aggirare le opposizioni e il parlamento. In Cambogia, Filippine, Uganda Thailandia le forze dell'ordine sono responsabili di numerosi abusi e sono previste censure sui social media e mezzi di informazione.
Queste situazioni sono pericolose.

Diritti ai tempi del Coronavirus - Rivoluzione Liberale
HUMAN RIGHTS!

Il secondo riguarda i media: in televisione e alla radio non si faceva altro che parlare di questo. In prima serata il tema principale di ogni programma era il coronavirus; va bene che è un problema e quindi bisogna informare i cittadini ma molte volte a mio parere se ne parlava veramente troppo e spesso ci si focalizzava sulle cause e le origini del virus invece che concentrarsi sugli effetti dello stesso.
Anche i telegiornali erano diventati monotematici, a tal punto che sembrava che tutti i problemi precedenti al virus fossero misteriosamente scomparsi: le guerre fossero finite, i flussi migratori dall'Africa e dal Medio Oriente verso l'Europa fossero esauriti, il problema dell'inquinamento ambientale non esistesse più. Tutto taceva.
Quindi questo per dire che tutte le tematiche che non fossero riconducibili al virus, anche quelle più importanti, fossero state accantonate; a mio avviso commettendo un errore.

23 aprile 2020

EFFETTO PARTICOLARE DELLA PITTURA


Questo video mostra un'applicazione particolare della pittura: partendo da oggetti semplici che abbiamo in casa si possono ottenere dei risultati eccellenti e degli effetti molto particolari.

18 aprile 2020

EFFETTO SORPRESA IN GUERRA (STEP #10)


In questa scena tratta da Apocalypse now del 1979 diretto da Francis Ford Coppola si può vedere come i vietcong vengano sorpresi da un attacco aereo da parte degli statunitensi durante la guerra in Vietnam, tema centrale del film. 

15 aprile 2020

EFFETTO NOTTE

Effetto notte (1973) | Scheda Film | Silenzio in Sala
Copertina del film.

Un film dentro al film, una sceneggiatura prodigiosa, un cast sorprendente. Questi sono i punti di forza che hanno reso Effetto Notte (La Nuit Americaine, il titolo originale franceseuno dei film più apprezzati nella storia del cinema. Diretta dal famosissimo regista e attore francese François Truffaut, la pellicola fu presentata nelle sale nel 1973. Il film racconta della lavorazione di un altro film, Vi presento Pamela, da parte di una troupe francese a Nizza negli studios de La Victorine. Questa scelta registica innovativa e pressoché inedita consente al pubblico di apprendere in maniera divertente e coinvolgente come avviene la produzione di un film.

10 aprile 2020

L'ARTE NELLE PROSPETTIVE DI UN MAESTRO (STEP #09)

Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935,
Collezione privata 
All M.C. Escher works 2014 The M.C. Escher Company
Maurits Cornelis Escher era un grafico Olandese vissuto nello scorso secolo e si, è quello che nelle sue incisioni ha raffigurato un sacco di illusioni ottiche e giochi visivi, ma non ci dobbiamo limitare solo a quello che vediamo.
Perché non è un caso se è l’artista più amato dai matematici, dai logici e dagli scienziati, le sue opere sfruttano una quantità di nozioni impressionante: calcolo della prospettiva, distorsioni geometriche, utilizzo razionale dei poliedri, tassellature del piano e dello spazio e lo studio del concetto di infinito. Insomma un lavoro enorme si nasconde dietro la mera “illusione” , ed è un lavoro che stupisce ancora oggi per la sua innovazione e per la capacità di mixare arte e matematica.

LA SCRITTURA SECONDO PLATONE (STEP #08)

«[...]La scoperta della scrittura avrà l'effetto di produrre la dimenticanza nelle anime che l'impareranno, perché, fidandosi della scrittura, queste si abitueranno a ricordare dal di fuori mediante segni estranei, e non dal di dentro e da sé medesime. 
[...] 
Dunque chi crede di poter tramandare un’arte affidandola all'alfabeto e chi a sua volta l’accoglie supponendo che dallo scritto si possa trarre qualcosa di preciso e di permanente, deve esser pieno d’una grande ingenuità, e deve ignorare assolutamente la profezia di Ammone se s’immagina che le parole scritte siano qualcosa di più del rinfrescare la memoria a chi sa le cose di cui tratta lo scritto. Fedro – È giustissimo. Socrate – Perché vedi, o Fedro, la scrittura è in una strana condizione, simile veramente a quella della pittura. I prodotti cioè della pittura ci stanno davanti come se vivessero; ma se li interroghi, tengono un maestoso silenzio. Nello stesso modo si comportano le parole scritte [...]».

Platone, Fedro, 274 c-276 a.

Nel Fedro di Platone è presente la critica di Socrate a chi crede di sapere, ma non sa, la cui filosofia è prettamente orale fondata sul dialogo. Quindi viene criticata la scrittura poiché sovrasterà la memoria, nel senso che coloro che impareranno l'arte della scrittura eserciteranno di meno la memoria, la quale secondo il filosofo è una nobile funzione intellettuale. Non serve solo “mandare a memoria” informazioni, date, nomi, formule o simili. Occorre acquisire davvero scienza delle cose, non solo scienza dei loro nomi. Platone, tramite Socrate, vuole mettere in guardia:
«Di tutti coloro che hanno scritto e scriveranno, affermando di conoscere quello di cui io mi occupo, o per averlo ascoltato da me o da altri o per averlo scoperto da soli, posso dire che, a quanto pare, non ne capiscono nulla».
Quindi saper scrivere riguardo ad un argomento non implica conoscerlo.

fonti:
http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaS/SOCRATE_%20IL%20RIFIUTO%20DELLA%20SCRITT.htm
SKEPSIS, Dalle origini ad Aristotele, Gianni Gentile, Luigi Ronga, Mario Bertelli, Gruppo Editoriale Il Capitello

9 aprile 2020

UNGARETTI IN POESIA, UN EFFETTO CONTRARIO (STEP #07)

Giuseppe Ungaretti, Veglia, da Allegria, 1919

Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita


Giuseppe Ungaretti – immagini narrate immagini narranti
Giuseppe Ungaretti,
gli anni di servizio militare.

Il poeta si trova in trincea vicino a un soldato morto, sembra quasi che la corporalità del compagno morto “penetri” nell'interiorità del poeta fin quasi a condividere l’esperienza della morte insieme a lui.

L'effetto di questa situazione suscita nel poeta un sentimento completamente contrario alla morte, ossia un attaccamento alla vita molto forte che solo il dolore più estremo, come la visione d’un morto ucciso, può suscitare.
Si rovescia così la tragedia della morte. Il poeta perciò, nonostante stesse vivendo la morte in prima persona, continua a custodire i valori della vita.

fonti:
https://www.libriantichionline.com/divagazioni/giuseppe_ungaretti_veglia
I CLASSICI NOSTRI CONTEMPORANEI, Dall'età postunitaria al primo Novecento, Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razzetti, Giuseppe Zaccaria, paravia

MACHIAVELLI, NELLE AZIONI SI GUARDA IL FINE (STEP #06)

Machiavelli analizza l'idea di causa-effetto rigorosamente nella sua opera il PRINCIPE, in particolare in alcuni passi del capitolo 18.

Niccolò Machiavelli | Mappa concettuale | Studenti.it
Santi di Tito, Ritratto di Machiavelli, 1525 ca. 
olio su tavola, Museo di Palazzo Vecchio, Firenze.

Il “fine” cui guardare, nell'ottica machiavelliana, è di natura esclusivamente politica e consiste nel raggiungimento del potere, nel suo mantenimento e nella solidità dello stato. Unicamente a tale scopo il principe deve saper «entrare nel male, necessitato»: nessuna sua azione, neppure la più riprovevole, può essere condannata se volta a
«vincere e mantenere lo stato»: «i mezzi saranno sempre ritenuti onorevoli e da ciascuno laudati».
E ancora,
«...nelle azioni [...] massime de’ principi [...] si guarda al fine.»

"[…] io mi meraviglierei, se la mia sorte non mi havessi mostre tante cose et sì varie, che io sono constrecto ad meravigliarmi poco o confessare non havere gustate né leggiendo né praticando le actioni delli huomini et e modi del procedere loro. […] vedendosi con varii governi conseguire una medesima cosa et diversamente operando havere uno medesimo fine” 
(Machiavelli a Soderini, 13-21 settembre 1506).

Quindi secondo Machiavelli è molto importante che i governi non si focalizzino sugli effetti delle proprie azioni per raggiungere i propri obiettivi; giustifica quindi l'adozione di qualsiasi metodo, anche di quelli che non sono propriamente morali, se questi sono necessari per il bene della collettività. Elabora questa sua opinione perché nei suoi ideali giace un profondo pessimismo nei confronti della natura umana.

fonti:
https://www.studenti.it/il-principe-di-machiavelli.html
I CLASSICI NOSTRI CONTEMPORANEI, Dalle origini all'età comunale, Guido Baldi, Silvia Giusso, Mario Razzetti, Giuseppe Zaccaria, paravia

7 aprile 2020

FOTOGRAFIA

Al giorno d'oggi la fotografia ha un ruolo fondamentale in relazione alla nostra vita: ogni volta che siamo in giro e notiamo qualcosa in particolare che ci colpisce e ci affascina usiamo il cellulare o la macchina fotografica per scattare una foto e rendere immortale quel momento.
Oggi sempre più ragazzi dedicano del loro tempo alla fotografia ed è molto importante il ruolo della post-produzione: si cercano le migliori combinazioni di effetti e giocando su contrasti, colori, saturazione, luci/ombre uno scatto può assumere un fascino e una piacevolezza completamente diversa rispetto all'originaleottenendo così un risultato eccellente. Moltissime delle fotografie che vengono pubblicate sulle riviste o sui social sono soggette a modifiche.

Le migliori app per gli effetti speciali fotografici » SosTariffe.it
In questa immagine, il cui soggetto è un albero, si può notare come utilizzando diversi effetti la foto cambi completamente colori, risultando più o meno vivace.

3 aprile 2020

SPOT PUBBLICITARIO - PUOI FARE LA DIFFERENZA! (STEP #05)


Questo spot pubblicitario vuole sottolineare come ciascuno nel suo piccolo possa fare la sua parte, dando il buon esempio alla collettività, riprendendo il concetto di PUOI FARE LA DIFFERENZA. E' proprio il buon esempio che scatena l'effetto domino, che suscita ai più la volontà di partecipare alle votazioni. Quindi il nostro diventa un potenziale comportamento etico, cioè corretto.
Perché votare sì che è un diritto ma allo stesso tempo è un dovere. Senza la collaborazione di tutti come si può parlare di democrazia (dal greco "potere del popolo")?

1 aprile 2020

TRA MITOLOGIA E REALTA' (STEP #04)

L'idea de "l'Unico Anello" nacque con Platone nell'Antica Grecia ...
PLATONE nella "Scuola di Atene",
affresco di Raffaello Sanzio.


Racconta Platone nel secondo libro della Repubblica il mito dell'anello di Gige. E' un virtuoso pastore al servizio di Candaule, re di Lidia in Asia Minore. Dopo un terremoto nella montagna dove pascolava le sue capre, si aprì una voragine nel terreno e Gige, incuriosito, la esplorò scoprendovi un enorme cavallo di bronzo nel quale si trovava il cadavere di un soldato con un anello d'oro, di cui si impossessò. 


Successivamente si accorse che ruotando la pietra nell'incavatura dell'anello, Gige diventava invisibile a chiunque. Così si recò al palazzo del re per dar notizie delle sue greggi e con il potere dell'anello sedusse la moglie di Candauale e con il suo aiuto lo uccise, diventando re al suo posto. 
Questo dimostra dunque che nessuno, se c'è la possibilità di non essere scoperto, evita di compiere azioni illegittime. 
Quindi la morale è una costruzione sociale vincolante, di cui, potendone fare a meno, non si rispettano né leggi né convenzioni sociali; ciò vale anche per gli uomini più virtuosi e onesti.

Questa assenza di conseguenze ha trovato la sua forma estrema nel cosiddetto "effetto Gige" relativo al web dei giorni nostri. Infatti la possibilità dell'anonimato su internet, anche sotto forma di falsi profili, comporta un incremento del comportamento scorretto, della diffusione di parole o immagini che, nel mondo reale, non si oserebbero mostrare. Questo effetto fu postulato da due ricercatori, M. Lea e R. Spears, che dopo studi di carattere psicologico negli anni 90 elaborarono il modello S.I.D.E., Identità Sociale degli Effetti di Deindividuazione, utilizzato ancora oggi per la spiegazione del fenomeno dell'aggressività in rete, come cyber bullismo o fake news. Quindi internet può rivelarsi pericoloso se usato in modo inappropriato e scorretto.

Mi sembra opportuno sottolineare come tutt'oggi la mitologia antica giochi un ruolo importante nella società e negli studi dei giorni nostri, ne è testimone l'esempio riportato. Personalmente non ero a conoscenza di collegamenti così stretti tra la mitologia antica e la psicologia di oggi, è molto interessante questa relazione e fa riflettere su come già 2500 anni fa ca. i comportamenti umani venissero analizzati nel dettaglio; in altre parole facevano filosofia.


fonti:

LA SINTESI FINALE (STEP #24)

" Effectus ": questa è l'etimologia del termine, grazie alla quale ho potuto approfondire il termine sotto esame e scoprire de...